Il nostro impegno nel proteggere e rafforzare donne e uomini che si sottraggono allo sfruttamento o alle discriminazioni è stato principalmente incentrato su attività per l’inserimento lavorativo. Queste attività sono presentate secondo i diversi gruppi di destinatari.

VITTIME DELLA TRATTA

IDEADONNA partecipa alla realizzazione degli obiettivi di assistenza e integrazione sociale delle vittime di tratta attuando servizi di orientamento e facilitazione all’ingresso nel mondo del lavoro, oltre che gestendo una accoglienza residenziale per donne.

Le attività volte all’inserimento lavorativo di persone in protezione sociale sono state realizzate attraverso diversi progetti, principalmente finanziati con fondi strutturali o di enti locali come la Regione Piemonte, la Provincia di Torino e la Città di Torino, o da fondazioni bancarie come la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT.

Per assicurare alle madri single la possibilità di accedere al mondo del lavoro, siamo inoltre in convenzione con la Provincia di Torino in modo da poter agevolarne l’accesso ai voucher di conciliazione vita-lavoro.

Alcuni dati sui progetti più recenti, finanziati con fondi strutturali, si trovano sul sito opencoesione.gov.it.

I nostri progetti:

Porte Aperte

IDEADONNA è stata capogruppo della Associazione Temporanea di Scopo del progetto, che comprendeva inoltre la Città di Torino, la Camera Provinciale del Lavoro di Torino e l’ente di formazione e orientamento CIOFS FP Piemonte. Il progetto è stato presentato ed approvato in occasione del bando regionale Interventi finalizzati a sostenere l’uscita da situazioni di sfruttamento delle donne (…) attraverso la realizzazione di percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo e il raccordo e coordinamento dei soggetti attuatori, Fondo Sociale Europeo – Obiettivo 2 “Competitività regionale e occupazione” Programma Operativo Regionale 2007-2013.

Porte Aperte è stato avviato nel mese di marzo 2010 e concluso nel mese di giugno 2011, ed ha offerto a 15 donne (tra cui 8 madri single) un orientamento personalizzato e un percorso formativo della durata di 2 mesi, seguito da un periodo di tirocinio in azienda della durata di 3 mesi, con erogazione di un sostegno al reddito alle destinatarie per l’intera durata del percorso integrato (percorso personalizzato e tirocinio).

Il progetto Porte Aperte II è stato presentato dalla stessa compagine al bando regionale relativo alla chiamata di progetti per Interventi di inserimento socio-lavorativo delle vittime di violenza, grave sfruttamento e tratta – Periodo 2011/2013 (POR-FSE 2007-2013. Ob. 2 Asse II – Azione 1) ed ammesso al finanziamento. E’ stato avviato nel mese di dicembre 2012, per una durata di 18 mesi. Ha offerto servizi e incentivi simili a quelli della prima edizione, a 18 donne (tra cui 10 madri single) che si sono sottratte allo sfruttamento sessuale.

Questo marchio di progetto è stato disegnato da Riccardo Cattaneo, studente del IV anno dell’Istituto Professionale Statale per i Servizi della pubblicità Albe Steiner di Torino, come risultato delle attività di sensibilizzazione e coinvolgimento degli studenti sul tema della tratta degli esseri umani, svolta in collaborazione con il prof. Marco Maltecca (2011).

Prima edizione

Seconda edizione

W@W – Women at Work

IDEADONNA è stata capogruppo della Associazione Temporanea di Scopo del progetto, che comprendeva inoltre le associazioni Gruppo Abele Onlus e Tampep Onlus ed ha visto inoltre la collaborazione del Centro per l’Impiego della Provincia di Torino. Il progetto è stato presentato ed approvato in occasione del bando regionale Percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo di vittime di tratta e di grave sfruttamento, Fondo Sociale Europeo – Obiettivo 2 “Competitività regionale e occupazione” Programma Operativo Regionale 2007-2013. Women at Work è stato avviato il 28 febbraio 2012 e si è concluso il 21 dicembre 2012. Ha offerto a 15 donne (tra cui 5 madri single) un orientamento personalizzato e una formazione della durata di 1 mese, seguita da un periodo di tirocinio in azienda della durata di 3 mesi, con erogazione di un incentivo alla partecipazione alle destinatarie per l’intera durata del percorso integrato (percorso personalizzato e tirocinio).

Aperto

Un intervento di accompagnamento e tutoraggio all’inserimento in tirocini formativi per le titolari di borsa lavoro teso ad agevolare l’ingresso in realtà produttive. Il progetto è stato sostenuto con continuità da contributi economici della Città di Torino (2001-2011) e con sporadici contributi dalla Fondazione CRT (2002), dalla JP Morgan Chase Bank (2003) e dall’Ufficio per la Pastorale dei Migranti (2003).

Centro Si (Centro Servizi per l’Inclusione Sociale)

Un intervento di responsabilizzazione alla ricerca attiva del lavoro, grazie ad uno spazio facilmente accessibile in cui i soggetti beneficiari possono utilizzare autonomamente mezzi di comunicazione per il contatto con il mondo del lavoro, e seguire attività di gruppo e individuali volte ad uno stabile inserimento professionale. Questa attività di drop in si è affiancata alle azioni del progetto Aperto dapprima in forma sperimentale, con il progetto Didone (2005/2006). In seguito ha assunto le caratteristiche di un nuovo progetto. Il progetto Didone è stato sostenuto da contributi economici della Provincia di Torino (nell’ambito del bando per azioni ed iniziative in tema di politiche di immigrazione 2005) e della Città di Torino (2005/2006). Centro SI è stato successivamente realizzato grazie al contributo economico di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino e Compagnia di San Paolo.

Tre aziende hanno deciso di sostenere le le attività del centro: Urmet Engineering ha fornito gratuitamente un impianto di allarme e videosorveglianza, Labinf Tecnologie ha fornito gratuitamente il software di gestione e Pastore ha donato una nuova serranda.

Lavoratricigeneriche.it

Una iniziativa per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro a beneficio di soggetti richiedenti protezione sociale, che ha portato alla creazione di un sito web che mette a disposizione delle aziende, in un’area riservata, i profili delle donne seguite dall’associazione. Quest’ultimo progetto è stato realizzato grazie ai fondi F.S.E. (Misura B1 – Sovvenzione Globale – P.O.R. F.S.E. – Obiettivo 3 2004/2006; Azione 2: Azioni finalizzate al miglioramento dei servizi offerti dalle strutture operanti nel settore dell’esclusione sociale Linea di intervento 3. “Piccoli sussidi al capitale sociale delle cooperative”; ente gestore del contributo: UnionEtica). All’iniziativa ha contribuito anche la Città di Torino.

RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI

L’associazione ha esteso le sue attività, inizialmente attuate con le vittime della tratta, a richiedenti asilo e rifugiati (persone in protezione internazionale).

Questo è stato fatto come partner o collaboratore di progetto.

Una prima esperienza è stata fatta come collaboratori del progetto Elabor-Azioni (FER 2008-2013, annualità 2009; azione 1.1.E), coordinato dalla Città di Torino. IDEADONNA ha realizzato attività di orientamento e accompagnamento all’esperienza di lavoro per 6 persone in protezione internazionale, su incarico del Consorzio Kairòs.

MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

Verso il futuro

Un progetto per l’inserimento lavorativo di minori stranieri non accompagnati, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Minori della Città di Torino. Il progetto, di durata annuale, è stato avviato nel giugno 2012 e ha previsto attività laboratoriali, l’inserimento in tirocinio formativo e l’accompagnamento al lavoro per 6 minori. Il progetto è stato sostenuto dal contributo economico della Toro Assicurazioni – Responsabilità Sociale.

PERSONE INDIGENTI

Vie Solidali

Rivolto alle donne e agli uomini che rischiano una esperienza di prostituzione a causa della perdita o mancanza di lavoro, questo progetto annuale è stato avviato nel settembre 2013. Comprende attività di ricerca, laboratori, tirocini e inserimento lavorativo per dieci persone. Il progetto è stato finanziato dalla Compagnia di San Paolo.

EX-DETENUTI

All’interno del nostro impegno a fornire orientamento, formazione di base e inserimento lavorativo alle persone svantaggiate, nel 2007 abbiamo collaborato al progetto Logos dell’Ufficio Pio San Paolo, rivolto a persone che sono state in carcere.

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