Statuto dell’Associazione
“IDEADONNA – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale”
Art.1 – Costituzione
1. E’ costituita con sede in Torino, via Saluzzo n. 23 l’associazione denominata “IDEADONNA – Organizzazione Non Lucrativa Di Utilita’ Sociale” (Onlus).
2. L’associazione:
– persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nell’ambito dell’assistenza sociale, come meglio precisato nel successivo articolo 2 (due), operando sul territorio della Regione Piemonte;
– non svolge attività diverse da quelle di seguito indicate, ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse;
– non distribuisce, neanche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la sua esistenza, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate in favore di altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale che, per legge, statuto o regolamento, fanno parte della medesima ed unitaria struttura;
– impiega gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse;
– in caso di scioglimento per qualunque causa, devolverà il patrimonio dell’organizzazione, sentito l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, Legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive integrazioni e modificazioni, ad altreassociazioni con finalità analoghe od a fini di pubblica utilità, salvo diversa destinazione imposta dalla legge;
– usa la locuzione “Organizzazione non lucrativa di utilità sociale” o l’acronimo “Onlus” in qualsivoglia segno distintivo o comunicazione rivolta al pubblico.
3. Quanto indicato nel precedente comma, seguirà i limiti e le condizioni previste dal Decreto Legislativo 4 dicembre 1997, n. 460 e successive integrazioni e modificazioni.
Art.2 – Attività
L’associazione non ha scopo di lucro e persegue fini di solidarietà sociale attraverso lo svolgimento di attività volte al miglioramento della vita di soggetti femminili in condizioni di privazione o di carenza di opportunità, promuovendo l’avvio di processi di autodeterminazione allo scopo di contrastare i fenomeni di esclusione sociale.
La promozione della condizione femminile è l’obiettivo che l’associazione intenderà perseguire in un’ottica di lotta all’ingiustizia sociale e di realizzazione di pari opportunità.
La ricerca di pari opportunità tra uomini e donne verrà perseguita attraverso iniziative tese ad agevolare l’inserimento o il reinserimento delle donne anche nel mercato del lavoro.
L’associazione promuoverà e realizzerà iniziative e progetti attinenti la valorizzazione delle risorse umane e l’integrazione sociale dei cittadini, volendo contribuire ad uno sviluppo sociale, culturale ed economico che valorizzi la multiculturalità e combatta l’esclusione sociale, sperimentando, anche, modelli formativi e lavorativi nuovi ma pur sempre rispettosi della dignità delle persone.
L’associazione si propone, in special modo, di svolgere attività a favore di donne migranti e appartenenti a minoranze etniche, monitorando ed intervenendo nei casi in cui si possano ravvisare forme di discriminazione e razzismo, pratiche lesive dell’integrità fisica come le mutilazioni genitali femminili, ricatti, condizionamenti psicologici e altre forme di abuso, violenza domestica e violenza sessuale.
L’associazione si propone di concorrere ad una migliore tutela dei diritti umani fondamentali contrastando situazioni in cui i comportamenti sessuali siano la conseguenza di violenze e prevaricazioni subite dalla persona.
A tal fine adotterà ogni strumento utile ad agire contro i condizionamenti del contesto socio-culturale ed economico ed in particolare contro le forme di discriminazione sessuale, di sfruttamento sessuale, di traffico e di tratta degli esseri umani e di riduzione in schiavitù, e ogni altra forma di crimine lesivo della dignità umana avendo come riferimento i trattati delle Nazioni Unite, la Convenzione di Palermo contro il Crimine Transnazionale Organizzato e i relativi Protocolli, in specie il “Protocollo sulla prevenzione, soppressione e persecuzione del traffico di esseri umani, in particolar modo di donne e bambini”. In ambito nazionale si propone di collaborare alla realizzazione degli obiettivi di protezione ed integrazione sociale per le vittime della tratta previsti dalla vigente normativa italiana richiamando espressamente l’art. 18 del Decreto Legislativo 286/98 e l’art. 13 Legge 228/03 e loro successive integrazioni e modificazioni.
L’obiettivo della lotta all’esclusione sociale sarà perseguito anche attraverso la promozione di una consapevolezza e di una sensibilità collettiva migliore sui temi delle pari opportunità, dell’immigrazione, della prostituzione, delle dipendenze.
L’associazione di propone di svolgere attività collaborative di sensibilizzazione e formazione su particolari tematiche (ad esempio. l’interetnicità, l’educazione allo sviluppo, la riduzione del danno alla salute eccetera).
Le attività di formazione in ambito scolastico saranno rivolte sia agli studenti di ogni ordine e grado sia agli insegnanti, sia al personale non docente.
Le attività si articoleranno in:
* attività di promozione e rivendicazione di diritti umani e civili;
* attività formativa/informativa svolta allo scopo di consentire la formulazione o la rielaborazione di progetti migratori maggiormente consapevoli;
* attività dirette al miglioramento della qualità di vita, basate sul presupposto fondamentale che a ciascun individuo deve essere riconosciuta la facoltà di autodeterminazione del proprio percorso e dirette alla promozione di soluzioni per un’equilibrata convivenza civile;
* attività informative con particolare attenzione alle metodologie di riduzione del danno nell’ambito della prostituzione, della tossicodipendenza, dell’alcolismo e delle altre forme di dipendenza potenzialmente nocive per la salute psico-fisica del soggetto;
* attività di prevenzione sanitaria dell’Hiv, dell’Aids e delle malattie trasmissibili sessualmente;
* attività di counseling, accompagnamento e sostegno materiale e psicologico alle persone affette da Hiv ed Aids;
* attività di informazione preventiva e sostegno alle scelte individuali sulla maternità libera e responsabile;
* attività di mediazione dei conflitti e lavoro di comunità;
* attività promozionali e formative sulla mediazione culturale;
* attività di progettazione di un modello di accoglienza abitativa per persone in difficoltà che consenta spazi di espressione personale e di avvio del percorso di responsabilizzazione e di acquisizione di competenze sociali necessarie in una società complessa;
* attività di sostegno psicologico e materiale rivolto a persone a rischio di esclusione sociale;
* attività rivolte a donne soggette a forme di limitazione della libertà di movimento per provvedimenti giudiziari od amministrativi;
* attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle attività di solidarietà svolte dall’associazione, di promozione di eventi culturali legati alle tematiche perseguite dall’associazione e di educazione allo sviluppo;
* attività di sostegno alle richieste di rientro di migranti al paese di origine e rimpatrio assistito;
* attività di ricerca sociale rivolta ai fenomeni e ai comportamenti sociali, con particolare attenzione ai temi della migrazione, della tratta, dello sfruttamento sessuale e lavorativo, della prostituzione e della pornografia, della violenza contro le donne, anche domestica, delle discriminazioni e del razzismo.
Nell’ambito della realizzazione delle pari opportunità nel mercato del lavoro si svolgeranno le attività di:
* realizzazione di studi, ricerche e indagini sulla condizione della donna, sul problema dell’inserimento e del reinserimento nel mercato del lavoro e sulla creazione di attività autonome da parte delle donne;
* progettazione e realizzazione di corsi di formazione e aggiornamento professionale per adeguare le conoscenze dei partecipanti alle richieste del mercato;
* organizzazione di seminari, convegni e manifestazioni sui problemi della donna ed il mondo del lavoro;
* elaborazione, redazione e diffusione di testi, opuscoli e news letters;
* creazione e partecipazione a reti tematiche nazionali, comunitarie ed internazionali;
* diffusione delle conoscenze informatiche e telematiche tra le donne;
Per il conseguimento degli scopi sociali, l’associazione fungerà da centro di documentazione e banca dati affinché possa raccogliere e diffondere informazioni utili su opportunità lavorative e fornire strumenti culturali per il superamento del disagio sociale. L’attività associativa si espleterà altresì attraverso azioni di studio, ricerca, diffusione di risultati, elaborazione di iniziative, gestione di progetti, assistenza diretta e/o collaborazione con enti pubblici e altre attività coerenti con gli obiettivi sociali sopra enunciati.
L’associazione potrà rappresentare su specifico mandato enti, associazioni e società, associati e non, presso istituzioni internazionali, comunitarie, nazionali e locali; promuoverà e realizzerà progetti, ricerche e progettazioni, particolarmente sui temi dell’occupazione, dell’orientamento, della job creation, della formazione professionale, in favore sia dei soggetti deboli sia indirizzata ad insegnanti sia nell’ambito della ricerca in materia di dispersione scolastica e fabbisogni formativi e professionali. Potrà promuovere e realizzare interventi formativi per giovani, migranti, disoccupati e progettare e gestire interventi di formazione anche multimediali, interattivi ed a distanza in favore di persone, enti, associazioni e società.
Per il raggiungimento dei suoi fini l’associazione potrà aderire ad associazioni aventi scopi affini, partecipare a bandi e gare di appalto indetti da istituzioni pubbliche e private, locali, nazionali ed internazionali.
L’associazione si propone infine di organizzare convegni, conferenze, dibattiti, meeting e riunioni utilizzando tutti i mezzi di comunicazione disponibili.
Art.3 – Associati
1. Possono associarsi tutte le persone fisiche maggiori di età che condividono le finalità dell’associazione e contribuiscono alla loro realizzazione.
2. Gli associati possono svolgere anche attività non retribuita.
3. Nella domanda di adesione l’aspirante associato dichiarerà di accettare senza riserve lo statuto dell’associazione. L’assunzione della qualifica di associato decorre dalla data di accoglimento della domanda di ammissione da parte del Comitato Direttivo e contestuale iscrizione nel Libro Associati.
4. La partecipazione all’associazione è a tempo indeterminato e viene meno per:
a) dimissioni volontarie;
b) per inosservanza dello statuto (ivi compreso non aver effettuato il versamento della quota associativa per almeno due anni);
c) morte;
d) indegnità deliberata dal Comitato Direttivo su parere dell’assemblea. In quest’ultimo caso è ammesso ricorso al collegio arbitrale di cui al successivo articolo 12 (dodici) il quale deciderà in via definitiva.
Art.4 – Recesso
Spetta agli associati il diritto di recesso.
L’associato che intende recedere dall’associazione deve darne comunicazione al Comitato Direttivo mediante lettera inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno con l’indicazione delle generalità dell’associato recedente.
Il recesso si intende esercitato decorsi trenta giorni da quello in cui la comunicazione è pervenuta alla sede dell’associazione.
Art.5 – Diritti e obblighi degli associati
1. Gli associati sono tenuti a rispettare il presente statuto, a versare la quota associativa, i contributi nell’ammontare fissato dall’assemblea ed a prestare il lavoro preventivamente concordato.
2. Tutti gli associati in regola con il pagamento della quota associativa hanno diritto a partecipare alle assemblee ed a manifestare il proprio voto, ad essere eletti alle cariche sociali ed a prendere parte alle attività dell’associazione.
Art.6 – Organi
1. Sono organi dell’associazione:
– l’assemblea degli associati;
– il Comitato Direttivo;
– il Presidente;
– il Collegio dei revisori dei conti o Revisore, se nominato.
Art.7 – Assemblea
1. L’assemblea è costituita da tutti gli associati ed è presieduta dal Presidente e in caso di sua assenza o impedimento dal membro del Comitato Direttivo più anziano di età ovvero da persona nominata dagli intervenuti.
2. Essa si riunisce in via ordinaria una volta all’anno ed in via straordinaria ogni qualvolta il Presidente lo ritenga necessario ovvero ne sia fatta richiesta da almeno un terzo degli associati. In quest’ultimo caso il Presidente deve provvedere alla convocazione entro 15 (quindici) giorni dal ricevimento della richiesta e l’assemblea deve essere tenuta entro 30 (trenta) giorni dalla convocazione.
3. Le riunioni sono convocate dal Presidente mediante affissione in bacheca, presso la sede dell’associazione, della relativa comunicazione e dell’ordine del giorno indicante gli argomenti da trattare, almeno 15 (quindici) giorni prima della data fissata per l’adunanza.
4. In prima convocazione l’assemblea è regolarmente costituita con la presenza della metà più uno degli associati, regolarmente iscritti nel Libro Associati.
In seconda convocazione è regolarmente costituita qualunque sia il numero degli associati presenti, in proprio o per delega.
6. Gli associati possono farsi rappresentare in assemblea esclusivamente da altro associato mediante delega scritta che deve essere conservata dall’associazione. Ogni associato non può essere portatore di più di tre deleghe.
7. Le deliberazioni dell’assemblea sono adottate a maggioranza semplice dei presenti, fatto salvo quanto previsto dal successivo articolo 17 (diciassette).
8. L’assemblea:
– elegge i membri del Comitato Direttivo;
– elegge i componenti del Collegio dei revisori dei conti od il Revisore;
– approva il programma di attività proposto dal Comitato Direttivo;
– approva il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo;
– approva o respinge le richieste di modifica dello statuto di cui al successivo articolo 17 (diciassette);
– stabilisce l’ammontare delle quote associative e dei contributi a carico degli associati.
Art.8 – Comitato Direttivo
1. Il Comitato Direttivo è composto da 5 (cinque) membri eletti dall’assemblea. Esso può cooptare altri 2 (due) membri, in qualità di esperti, i quali possono esprimersi con solo voto consultivo.
2. Il Comitato Direttivo si riunisce almeno una volta ogni 3 (tre) mesi.
3. Le riunioni sono convocate dal Presidente, con predisposizione dell’ordine del giorno indicante gli argomenti da trattare, mediante comunicazione scritta da inviare ai membri del Comitato Direttivo tramite posta elettronica o fax almeno 10 (dieci) giorni prima della data fissata per la riunione.
4. La convocazione può avvenire anche su richiesta di almeno un terzo dei componenti il Comitato Direttivo; in tal caso il Presidente deve provvedere ad effettuare la convocazione, con le modalità di cui al precedente comma, entro 12 (dodici) giorni dalla richiesta e la riunione deve avvenire entro 20 (venti) giorni dalla convocazione.
5. In prima convocazione il Comitato Direttivo è regolarmente costituito con la presenza della metà più uno dei componenti. In seconda convocazione è regolarmente costituito con la presenza di almeno un terzo dei suoi componenti.
6. Il Comitato Direttivo:
– elegge tra i suoi membri il Presidente;
– nomina il Segretario/Tesoriere;
– assume il personale dell’associazione;
– fissa le norme per il funzionamento dell’associazione mediante appositi regolamenti;
– esamina gli schemi dei bilanci preventivi e consuntivi annuali e li sottopone all’approvazione dell’assemblea;
– determina il programma di lavoro in base alle linee di indirizzo contenute nel programma generale approvato dall’assemblea, promuovendone e coordinandone l’attività ed autorizzandone la spesa;
– accoglie o rigetta le domande degli aspiranti associati;
– ratifica, nella prima seduta utile, i provvedimenti di propria competenza adottati dal Presidente per motivi di necessità e di urgenza.
Ai membri del Comitato Direttivo spetta unicamente il rimborso delle spese documentate per ragioni dell’ufficio ricoperto, ad essi non spetta alcun compenso.
Art. 9 – Presidente
1. Il Presidente, che è anche il Presidente del Comitato Direttivo, è eletto da quest’ultimo nel suo seno a maggioranza dei propri componenti.
2. Esso cessa dalla carica secondo le norme del successivo articolo 13 (tredici) e qualora non ottemperi a quanto disposto nei precedenti articoli 7 (sette), quarto comma, e 8 (otto), quarto comma.
3. Il Presidente:
– rappresenta legalmente l’associazione nei confronti di terzi e in giudizio;
– convoca e presiede le riunioni dell’assemblea e del Comitato Direttivo;
– in caso di necessità e di urgenza, assume i provvedimenti di competenza del Comitato Direttivo, sottoponendoli a successiva ratifica del Comitato Direttivo nella prima riunione utile.
4. In caso di assenza, di impedimento o di cessazione, le funzioni del Presidente sono svolte dal membro più anziano di età del Comitato Direttivo.
Art.10 – Segretario/Tesoriere
1. Il Segretario è nominato dal Comitato Direttivo, anche tra i suoi membri.
2. Il Segretario:
– provvede alla tenuta ed all’aggiornamento del Libro Associati;
– provvede al disbrigo della corrispondenza;
– è responsabile della redazione e conservazione dei verbali delle riunioni degli organi collegiali;
– predispone lo schema del progetto di bilancio preventivo, che sottopone al Comitato Direttivo entro il mese di ottobre, e del bilancio consuntivo, che sottopone al Comitato Direttivo entro il mese di marzo;
– provvede alla tenuta dei registri e della contabilità dell’associazione nonché alla conservazione della documentazione relativa;
– provvede alla riscossione delle entrate ed al pagamento delle spese in conformità alle decisioni del Comitato Direttivo;
– è a capo del personale dipendente dell’associazione, anche ai sensi del D.Lgs 81/2008.
Art.11 – Collegio dei Revisori dei conti/Revisore
1. Qualora gli associati lo ritengano opportuno o sia previsto per legge, l’associazione nominerà un Collegio dei Revisori dei conti ovvero un Revisore.
2. Il Collegio dei Revisori dei conti è composto di tre membri effettivi e due supplenti; tutti sono rieleggibili e durano in carica per il periodo stabilito dalla legge con le competenze ed i poteri di cui alle disposizioni in tema di società per azioni.
3. Il Collegio dei Revisori dei conti ha i doveri ed i poteri di cui agli articoli 2403 e 2403 bis Codice Civile, consentendolo la legge, esercita il controllo contabile sull’associazione.
4. Il Collegio dei Revisori dei conti riferisce annualmente all’assemblea con relazione scritta, firmata e distribuita a tutti i soci.
5. Qualora l’associazione nomini per il controllo contabile un Revisore, questi deve essere iscritto nel registro istituito presso il Ministero della Giustizia. Si applicano al Revisore tutte le norme previste per lo stesso in materia di società per azioni.
Art.12 – Collegio arbitrale
Tutte le controversie derivanti dal presente Statuto, comprese quelle relative alla sua validità, interpretazione, esecuzione e risoluzione, che possano insorgere fra gli associati o fra l’associazione ed gli associati, anche se promosse da membri del Comitato Direttivo, Revisori dei conti (se nominati) ovvero nei loro confronti, saranno risolte da un arbitro nominato, entro quindici giorni dalla presentazione di domanda scritta da parte dei contendenti o di uno di loro, dal Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino.
L’arbitro deciderà secondo equità entro 90 (novanta) giorni.
Sono fatte salve le controversie per cui non è ammesso il giudizio arbitrale e la cui competenza è riservata all’Autorità Giudiziaria
Art.13 – Durata delle cariche
1. Tutte le cariche sociali hanno la durata di tre anni e possono essere riconfermate.
2. Le sostituzioni e le cooptazioni effettuate nel corso del triennio decadono allo scadere del triennio medesimo.
Art.14 – Risorse economiche
1. L’associazione trae le risorse economiche per il proprio funzionamento e lo svolgimento della propria attività da:
– quote associative;
– contributi degli associati, di privati, dello Stato, di enti e di istituzioni pubbliche e di organismi internazionali;
– donazioni e lasciti testamentari;
– introiti derivanti da convenzioni;
– rendite di beni mobili od immobili pervenuti all’associazione a qualunque titolo.
2. I fondi sono depositati su conto corrente intestato all’associazione presso l’istituto di credito stabilito dal Comitato Direttivo.
3. Ogni operazione finanziaria di importo superiore ad euro 5.000,00 (cinquemila) è disposta con firme congiunte del Presidente e del Segretario.
Art.15 – Quota sociale
1. L’ammontare della quota associativa annuale è fissata dall’assemblea. Deve essere corrisposta in un’unica soluzione e non è rimborsabile in caso di recesso o di perdita della qualità di associato.
2. Le quote sociali sono intrasmissibili.
Art.16 – Bilancio o rendiconto
1. L’esercizio finanziario inizia il primo gennaio e termina il trentuno dicembre di ogni anno.
2: Ogni anno sono redatti, a cura del Segretario/tesoriere, il bilancio preventivo e consuntivo da sottoporre all’approvazione dell’assemblea che deciderà a maggioranza assoluta di voti.
3. Dal bilancio consuntivo devono risultare i beni, i contributi ed i lasciti ricevuti.
Art.17 – Modifiche allo statuto
1. Le proposte di modifica al presente statuto possono essere presentate all’assemblea da uno degli organi o da almeno cinque associati. Le relative deliberazioni sono approvate dall’assemblea con il voto favorevole della maggioranza assoluta degli associati.
Art.18 – Norma di rinvio
1. Per quanto non previsto dal presente statuto, si fa riferimento alle vigenti disposizioni legislative in materia.